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Rovereto, 7 gennaio 2007 Il pollicino non sarà più un lusso esclusivamente limitato al centro storico. A deciderlo, venerdì sera, il consiglio comunale, che ha votato all’unanimità un potenziamento - in termini sia di numero di corse che di chilometri percorsi - del servizio. Per ora siamo solo alle indicazioni di massima, sarà poi un gruppo di lavoro a decidere materialmente le modalità e i tempi del potenziamento. Ma l’indicazione c’è ed è chiara. Tutto è partito, per la verità, da un ordine del giorno collegato al bilancio a firma di Donata Loss e Ruggero Pozzer. I due consiglieri verdi hanno preso le mosse dalle recenti esternazioni dell’assessore Renzo Azzolini, che qualche settimana fa parlò della necessità di ripensare il servizio del minibus. L’assessore aveva fatto intendere che sicuramente sarebbe stata eliminata la gratuità del servizio. Quando non l’esistenza stessa dell’autobus tanto amato soprattutto dagli anziani. Per questo i due consiglieri hanno portato la questione in aula, ribadendo le ragioni per cui il pollicino sarebbe dovuto rimanere gratuito: «Si tratta di un servizio davvero a misura di anziani, soprattutto. Ma anche di giovani e genitori che accompagnano i bambini a scuola - ha ribadito Donata Loss - per questo l’amministrazione non può pensare ad eliminarlo, nè tantomeno a renderlo a pagamento». Quindi mantenimento del servizio e della sua gratuità: i due punti su cui Loss e Pozzer volevano un impegno della giunta. Sono riusciti nell’intento solo a metà. Il servizio rimarrà e, anzi, sarà potenziato, ampliandone l’estensione fino a raggiungere anche altri rioni. Ma si tratta di un potenziamento che inevitabilmente avrà un costo, anche se non esorbitante. E quei soldi in qualche modo dovranno essere reperiti. Quindi la totale gratuità del pollicino non potrà essere mantenuta. Resterà sicuramente gratuito per alcune fasce di cittadini, che saranno probabilmente individuate partendo da criteri di età (anziani) o appartenenza ad utenze particolari (studenti). Ma la gratuità per tutti dovremo dimenticarcela. Sarà comunque un gruppo di lavoro apposito a valutare ora sia l’ampliamento dell’area servita, che le modalità di accesso al servizio. Quindi corse dove e con che frequenza. E biglietti a che prezzo e per chi. Una forma ibrida che comunque abbandona la vecchia filosofia del pollicino: risarcire con autobus gratuiti la città a cui si chiedeva di iniziare a pagare per la sosta dell’auto di proprietà.
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